Buddhismo, gioco, scrittura: una tris vincente!

“Il gioco è la medicina più grande” [Lao Tsu]

Nell’estate del 2022 proposi al Comitato direttivo dell’Associazione “Il Monastero Tibetano Onlus” di ospitare un corso di scrittura che fosse in linea con i principi, filosofici e spirituali, vigenti nel monastero, allo scopo di supportarlo insieme alle tante altre attività che vi si svolgono. La mia proposta fu accettata e nell’ottobre dello stesso anno si è svolto il primo modulo del corso di Scrittura Meditativa. Benché dapprincipio timida, la partecipazione ai vari incontri è diventata sempre più attenta e interessata, a tal punto che con il nuovo anno mi hanno proposto di continuare, fornendo altre date. E la cosa, lo ammetto, mi ha sorpreso, dal momento che si era trattato di un azzardo – un progetto nuovo, originale e soprattutto sperimentale – e il cui gradimento non lo davo affatto per scontato. E così, ho ideato un secondo modulo.

Logo del seminario a cura di Simona Fioravanti

Il laboratorio di Scrittura Meditativa nasce come evoluzione di un progetto precedente1, risalente al 2020, pensato per sostenere le attività del Centro Giamzé di Roma ma che, a causa degli eventi infelici che a quel tempo interessarono la popolazione mondiale, non solo locale, non ebbe seguito. L’idea da cui sono partita è stata quella di elaborare un corso di scrittura dove non si insegnassero le tecniche di scrittura propriamente dette: per quello esistono scuole accreditate, che prevedono percorsi di studio con esami e attestati finali. Piuttosto, ciò di cui sentivo la mancanza era un approccio creativo tout court che contemplasse la meditazione, il gioco, la sperimentazione verbale e corporea, attingendo a quella fonte primaria di creatività pura, di cui tutti siamo indistintamente dotati ma che non nutriamo, o non ce ne lasciamo nutrire, a sufficienza. In quanto Sapiens, abbiamo la capacità di generare bellezza, emozioni, riflessioni usando la parola – scritta e parlata – ma spesso, anzi spessissimo, ce ne serviamo male: male parole, mal utilizzo di parole dall’uso falsato, malpensieri, maldicenze, malavoglia di far meglio.

Lavorando sull’ascolto profondo, grazie alle sedute meditative in apertura di ciascun incontro, con funzione propedeutica alla pratica scrittoria vera e propria, si è esplorato quel mondo nascosto, e in molti casi dormiente, di Creatività che è la chiave per un vivere più pieno e consapevole, fatto di relazioni con se stessi e con gli altri più distese e serene, perché ci permette di essere creativi e non reattivi nell’interazione con l’Altro da noi, riuscendo a trovare sempre la soluzione migliore in qualsiasi situazione, o quanto meno soffermandoci a dubitare. La Creatività non è appannaggio degli artisti e dei creativi, in generale, di ogni Arte: tutti siamo in grado di essere artisti delle nostre vite, non importa quale sia la nostra attività. Dall’istante in cui emettiamo il primo respiro, iniziamo a scrivere la nostra storia: siamo un manoscritto vivente che si arricchisce di capitoli col succedersi delle esperienze. Possiamo essere artisti anche non facendo nulla, ma osando farlo a regola d’arte! Paradossi a parte, l’obiettivo principale di questo laboratorio era quello di suscitare perlomeno curiosità in chi vi si fosse avvicinato; poi, nei partecipanti, è scattato il desiderio di mettersi in gioco, accettando anche di mettersi a nudo e, in qualche caso, cimentandosi per la prima volta in qualcosa di nuovo; infrangendo tabù autoimposti, demolendo resistenze croniche, felici all’idea di fare qualcosa per sé e solo per sé.

“La parola è un atto di fiducia che diamo alla voce dentro di noi”

È la Scrittura del Cuore, che emerge quando tutto il resto tace: il censore interno [“the cop in your head”], il brusio dei pensieri, il rumore bianco dello schermo della nostra mente, quella mente-scimmia che non vuole farsi ammansire e che mente sfacciatamente. Dal cuore sorge la Voce più autentica, più vera, solo che a differenza del vociare chiassoso dei pensieri, non è rumorosa e per sentirla e poter ascoltare ciò che ha da dire, bisogna fare silenzio.

Gemma Logofora

Nel secondo modulo, svoltosi a febbraio e marzo, ha fatto la sua comparsa un personaggio particolare la quale, grazie alla sua silente presenza, ha contribuito al sereno svolgersi delle lezioni, consentendo a ciascuno di godere di un proprio spazio-tempo all’interno della piccola comunità di scrittori. Si tratta di Gemma Logofora, Signora della Parola, ovvero: la versione 2.0 del Bastone Parlante, che ho preso a modello dai Nativi Americani. Essi se ne servivano nelle loro assemblee per rispettare democraticamente l’oratore di turno, mentre gli astanti ascoltavano in religioso silenzio, in attesa del proprio turno di parola, passandosi il talking stick. Gemma Logofora è una realizzazione di Patrizia Sansone, designer e artigiana del riuso nonché titolare del marchio Borse Delineo Lab, a cui va la mia gratitudine.

Copertina dell’antologia

Il materiale prodotto negli otto incontri in cui si è articolato il seminario è di notevole qualità e la produzione generosa: è stato difficile decidere cosa includere e cosa lasciar fuori dalla piccola antologia che ne è risultata. Ecco perché il primo “Grazie” va alle autrici, e all’autore, di questi esperimenti seriamente giocosi, scritti con leggerezza, divertimento e serietà intellettuale, la maggior parte dei quali prodotti seduta stante, senza l’intervento dell’editor. In ordine alfabetico, ringrazio: Gianpaolo Danieli, D. F., R. G., Annalisa Medici, Giovanna Pianta, Federica Sanna, Valentina Sava e Patrizia Subazzoli. Questa raccolta è un omaggio a voi.

Il secondo “Grazie” va alla Guida Spirituale del monastero, il Maestro Geshe Lobsang Sherap, per aver autorizzato lo svolgimento dei laboratori nel gompa del monastero; ai monaci residenti, Geshe Sonam Dorjee e Lama Choekyong Tsering, per la loro affabile accoglienza e gentilezza; e al Comitato Direttivo nelle persone del Presidente Valerio Simonetti, della Responsabile Programmazione e Promozione Simona Fioravanti, della Segreteria Claudia Salata e della Tesoreria Giovanna Pianta. Grazie a tutte e a tutti per averlo reso possibile. Om Mani Padme Hum!

Quelli che… I Racconti del Gompa

Nota

1Scrivo, e sono felice!©, diventato ora un marchio e un metodo registrati, ideato e realizzato da Scrivo per Te – Soluzioni Narrative di Rita Balestra,

* L’articolo è tratto dall’Introduzione al volume I Racconti del Gompa. Piccola antologia di scritti meditativi, Marzo 2023

** Le foto presenti sono di Rita Balestra, salvo dove diversamente indicato.

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